6 canzoni

6 canzoni prima di colazione non vuol dire che posterò sempre 6 canzoni prima di colazione. Lo faccio oggi perché è la prima volta che scrivo su questo blog e non posso fare altro che partire subito con la musica, dopo magari ne parliamo. Dal mare di canzoni che penso abbiano un’energia speciale e qualcosa da dire sono venute fuori queste. Hanno in comune l’idea di un inizio o comunque la proiezione verso qualcosa. Per come la vedo io, sono delle possibilità.

 

Invece del caffè, una bella iniezione di adrenalina. Uno dei supergruppi più azzeccati, tra Jack White, Alison Mosshart dei The Kills, Dean Fertita dei Queens of The Stone Age e il bassista Jack Lawrence, di cui purtroppo so solo che si è unito in matrimonio con la fidanzata Jo in una cerimonia doppia con Meg White e Jackson Smith (figlio di Patti e Fred Smith). A un loro concerto andrei di corsa ora, in pantofole.
 I Feel Love – The Dead Weather

Un classico per non sbagliare. Francese, per darsi un tono. Un po’ ribelle per distinguersi. Aprite gli occhi: Le dodo c’est terminé! Jacqueline Taïeb arrivava in Francia da Tunisi, aveva 19 anni e questa canzone se la scriveva da sola.
7 heures du matin – Jacqueline Taïeb

Tell yourself it’s gonna be fine. Come un mantra: raccontatela. Ai Peter Kernel, duo svizzero-canadese, piace fare delle gag nei loro live e fanno ridere sul serio, anche se non sono dei comici ma bravi musicisti post punk (tanto per dire una cosa). Questo video penso li rappresenti bene.
It’s gonna be great – Peter Kernel

 


Il cortile di una scuola del Queens dove Paul Simon è cresciuto, una caciara di ragazzi che strillano e giocano a basket. Lui e Julio ne hanno fatta una grossa ma questo è l’enigma della canzone, non si sa cosa e mai si saprà con certezza. Per non sapere né leggere né scrivere lui intanto fa un gran ciao a tutti e si defila, probabilmente incalzato dal suono del tamburo brasiliano (la caica) che percuote la canzone. Well I’m on my way, I don’t know where I’m going. I’m on my way, I’m takin’ my time, but I don’t know where.
Me and Julio down by the Schoolyard – Paul Simon

Una nuova Esperanza Spalding nel 2016, in versione faccio cose, suono jazz funk fusion. Il progetto si chiama Emily’s D+Evolution e si allarga ad altre arti performative come teatro e poesia. Comunque vada, niente più lagne in stile Nora Jones, per fortuna.
Good Lava – Esperanza Spalding

Paolo Conte ha questo potere che dove lo metti il mondo gli prende forma intorno tipo lo zucchero filato col bastoncino. Affabula, incanta. E può andare anche molto lontano dall’immaginario consueto del nightclub fumoso. Una giornata al mare, solo e con mille lire. E via, si parte per altri lidi.
Una giornata al mare – Paolo Conte